Documento: Verbale di incontro
Azienda: DEMA (gruppo)
Settore: Aerospazio
Data: 7 settembre 2023
In data 7 settembre 2023 si è svolto un incontro in presenza e videoconferenza convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy avente ad oggetto il gruppo DEMA. La riunione è stata diretta dal Coordinatore della Struttura per le crisi d'impresa, Mattia Losego, unitamente al Consulente del Ministro On. Urso per le crisi d’impresa, Giampietro Castano. Hanno partecipato: per il MIMIT, la Dirigente della Divisione crisi d'impresa, Chiara Cherubini, con il funzionario dello stesso ufficio Giovanni Campobasso, e il funzionario della Segreteria tecnica del Sottosegretario Bergamotto, Federico Pennati; per la Regione Puglia, il Presidente del Comitato SEPAC, Leo Caroli; per la Regione Campania, l’Assessore attività produttive e lavoro, Antonio Marchiello, e il Direttore generale per istruzione, formazione, lavoro e politiche giovanili, Maria Antonietta D’Urso; per Invitalia, il Componente della funzione Pianificazione Strategica e Politiche Industriali, Tommaso Cafora; per il gruppo DEMA, gli Amministratori, Angelo Rodolfi e Andreas Fluhrer, con gli avvocati Fabrizio Grasso e Federica Paternò e i consulenti Mario Sacchi, Luca Casadio e Antonio Cuccuini, e il rappresentante di Polus Capital Management, Christian Herrmann; le Segreterie di CGIL, CISL, FIOM-CGIL, FIM-CISL, UILM, UGL Metalmeccanici e FISMIC-CONSAL, unitamente alle RSU.
Il dott. Losego ha aperto l’incontro invitando i vertici del gruppo DEMA e le Organizzazioni Sindacali a fornire un aggiornamento sul programma finalizzato al risanamento economico-finanziario dell’azienda e alla salvaguardia occupazionale.
Per il gruppo DEMA, Angelo Rodolfi ha dichiarato che, rispetto al precedente incontro del tavolo MIMIT, si possono registrare positivi elementi di novità:
• il piano di concordato in continuità, depositato per il gruppo DEMA nell’ambito della procedura concorsuale pendente, è stato ammesso dal Tribunale di Napoli e da ottobre inizierà la fase di votazione dei creditori, prodromica all’omologazione;
• il pagamento dei debiti previsti dal predetto piano è garantito da liquidità già messa a disposizione e vincolata dal socio, circostanza che potrebbe favorire l’approvazione dei creditori e l’omologazione, attesa auspicabilmente entro il primo trimestre del 2024;
• i rapporti con i clienti, in particolare Leonardo e Airbus, sono stati confermati;
• i rapporti con i fornitori sono regolari e i ritardi registrati nelle consegne sono riconducibili soltanto a cause esogene di filiera;
• il socio è disponibile, dopo l’omologazione del concordato, anche a investimenti per circa ventuno milioni di euro finalizzati al miglioramento dell’efficienza produttiva.
Il dott. Rodolfi ha osservato che l’operatività non esprime ancora risultati sufficientemente positivi.
Ha inoltre precisato che i dipendenti sono 561, il ricorso alla cassa integrazione è in media pari al 25% della forza lavoro dei quattro siti, con previsione di progressiva e costante riduzione, e che grazie al supporto del socio è stato possibile il pagamento delle mensilità bloccato dalla domanda di concordato e il recupero dei ratei delle ferie non godute.
Dopo aver precisato che il piano di concordato in continuità prevede la riduzione degli stabilimenti da quattro a due, concentrando la produzione nei due siti campani, ferma restando la libertà di scelta di diverse soluzioni, ha confermato che è stata acquisita l’offerta vincolante di Italsistemi per la società DAR di Brindisi - la quale, in ogni caso, dovrà essere assoggettata a procedura competitiva. Ha dichiarato, infine, che la quasi totalità dell’esposizione oggetto della procedura concorsuale è verso l’amministrazione finanziaria e l’INPS; circostanza, questa, che potrà consentire al Tribunale di omologare la proposta anche in caso di voto negativo dei citati creditori (c.d. “cram down”).
Le Organizzazioni Sindacali hanno manifestato apprezzamento per l’impegno finanziario del socio. Hanno sottolineato i rischi connessi alla scadenza delle misure di sostegno del reddito dei lavoratori. Hanno ritenuto importante verificare le concrete prospettive del Gruppo DEMA, sottolineando le potenzialità unanimemente riconosciute al Gruppo, quale eccellenza del settore grazie anche alla integrazione dei quattro siti e il timore del loro svuotamento di competenze. Hanno pertanto espresso contrarietà alla cessione di DAR, in quanto la razionalizzazione delle attuali sedi e il superamento degli esuberi appare un obiettivo raggiungibile, tenendo conto anche della favorevole congiuntura del marcato di riferimento e degli investimenti annunciati dal socio.
Per la Regione Puglia, Leo Caroli ha ritenuto che la soluzione da porre in campo debba garantire continuità operativa e occupazionale in Puglia e Campania, come richiesto da tutte le organizzazioni sindacali territoriali. Preso atto della disponibilità del socio a nuovi investimenti, ha dichiarato che la Regione Puglia è pronta a sostenerli con le misure disponibili e con piani di riqualificazione del personale per agganciare il trend positivo del mercato. Ha invitato a valutare anche la possibilità di un contratto di sviluppo.
Il dott. Castano ha registrato positivamente la chiara e prevalente convergenza delle parti coinvolte rispetto al percorso intrapreso, anche in prospettiva, trattandosi di settore in crescita e strategico. Ha apprezzato l’impegno del socio, evidenziando la necessità di ricercare una soluzione industriale che miri alla salvaguardia delle attività produttive e dell’occupazione. In tal senso ha confermato il supporto del MIMIT.
Il dott. Losego ha concluso l’incontro prevedendo di verificare i successivi passi nell’ottica dell’interesse unitario emerso e del sentire comune, con riconvocazione del tavolo ministeriale entro i primi giorni del mese di dicembre.